Si riaccendono i riflettori sulla riforma del catasto. Con l’avvicinarsi della scadenza della seconda rata dell’Imu – fissata al 16 dicembre 2023 – il dibattito è stato infatti riaperto, nonostante nessun cambiamento interesserà quest’anno i proprietari di immobili.
Obiettivi della Riforma del Catasto
La riforma del catasto del 2024 si prefigge di raggiungere diversi obiettivi di rilevanza nazionale:
- Favorire la crescita economica del Paese: La riforma mira a rendere il sistema di tassazione immobiliare più equo e trasparente, contribuendo così alla crescita economica dell’Italia.
- Rendere più efficiente il sistema delle imposte: L’obiettivo è semplificare il sistema di tassazione immobiliare, eliminando i micro-tributi e agevolando i cittadini nella gestione delle proprie proprietà.
- Assicurare una maggiore progressività del sistema: La riforma cercherà di rendere le tasse immobiliari più progressive, in modo che chi possiede immobili di maggior valore contribuisca in misura proporzionale più elevata.
- Contrastare evasione ed elusione fiscale: Un altro obiettivo chiave è combattere l’evasione fiscale e l’elusione tramite una valutazione immobiliare più accurata.
Modernizzazione del Sistema di Rilevazione Catastale
La riforma prevede un intervento sostanziale nel sistema di rilevazione catastale e nell’integrazione di informazioni nel sistema catastale. Questo significa che si adotteranno nuovi strumenti per determinare il giusto classamento e il valore esatto di ciascun edificio.
Il Governo avrà il compito di modificare il sistema di rilevazione catastale per modernizzare gli strumenti di individuazione e controllo delle consistenze di terreni e fabbricati. Ci saranno appositi strumenti per i Comuni e l’Agenzia delle entrate per classificare in modo accurato gli immobili, verificare i terreni edificabili accatastati come agricoli e contrastare gli immobili abusivi.
Inoltre, saranno introdotti strumenti e moduli organizzativi per favorire lo scambio di informazioni tra l’Agenzia delle entrate e i Comuni, semplificando la burocrazia.
Valutazione Immobiliare Trasparente ed Equa
Una delle innovazioni principali della riforma sarà la valutazione degli immobili basata su indicatori come la posizione geografica, le dimensioni, la manutenzione e le caratteristiche specifiche dell’immobile. Questo renderà la valutazione più trasparente ed equa, permettendo ai cittadini di comprendere come venga determinato il valore delle loro proprietà. Le tasse saranno quindi adeguate al valore reale degli immobili.
Mappatura degli Immobili
La riforma del catasto mira anche a individuare gli immobili “fantasma” e gli abusivismi edilizi. Attraverso una mappatura accurata, si potranno rintracciare tali situazioni, nonché individuare gli immobili accatastati per una volumetria inferiore a quella effettiva.
Implicazioni sulle Tasse Immobiliari
La riforma avrà un impatto significativo sulle tasse immobiliari, compresa l’IMU. Sebbene l’impatto preciso sull’IMU debba ancora essere definito, si prevede un aumento medio di circa 1.150 euro, passando dagli attuali 896 a 2.046 euro. Per quanto riguarda l’ISEE, il valore di una prima casa aumenterà mediamente di 75.000 euro, con un incremento percentuale che può superare il 300%.
Questi cambiamenti saranno influenzati dalla zona di ubicazione dell’immobile e dall’andamento del mercato immobiliare.
In sintesi, la Riforma del Catasto 2024 promette una maggiore equità e trasparenza nel sistema di tassazione immobiliare in Italia. Tuttavia, è importante tenere d’occhio gli sviluppi e comprendere come questi cambiamenti potrebbero influenzare le tue tasse e il valore della tua proprietà.