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Regolamento edilizio: a che punto siamo?

Regolamento edilizio: a che punto siamo?

Vediamo dove è già stato applicato il regolamento edilizio.

Regolamento edilizio: dove è già operativo

Il regolamento edilizio è già operativo in 11 Regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto:

  • La Regione Abruzzo si è dotata del RET con la Delibera 850/2017. I Comuni dovranno adeguare i regolamenti edilizi interni entro 180 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale (avvenuta il 23 febbraio 2018), cioè entroil 27 agosto 2018.
  • La Calabria si è adeguata con la delibera 642/2017. I Comuni dovranno adeguarsi entro il 18 agosto 2018, cioè 180 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino regionale (avvenuta il 19 febbraio 2018).
  • La Campania con Delibera della Giunta Regionale 287/2017 del 9 giugno 2017 ha recepito il Regolamento Edilizio Tipo. I Comuni hanno avuto il tempo di adeguare i regolamenti edilizi entro il 6 dicembre 2017.
  • L’Emilia Romagna con Delibera della Giunta Regionale 922/2017 ha stabilito le modalità di recepimento comunale del regolamento edilizio, individuato le definizioni uniformi già presenti nei precedenti atti di coordinamento che restano invariate e quelle che, invece, i comuni devono recepire. I Comuni hanno avuto tempo fino al 28 dicembre 2017 per adeguare il regolamento edilizio.
  • Il Lazio con la Delibera della Giunta Regionale 243/2017 ha integrato lo schema di regolamento edilizio tipo (a seguito delle osservazioni pervenute dagli enti locali) e previsto una specifica disciplina transitoria. I Comuni avevano tempo fino al 27 novembre 2017 per adeguarsi.
  • La Liguria con la Delibera 316/2017 ha integrato con la propria normativa sulle trasformazioni del territorio e ha disposto che i Comuni avrebbero dovuto adeguare i propri regolamenti edilizi entro il 13 novembre 2017 (180 giorni dopo la pubblicazione). 
  • La Regione Marche si è adeguata con la LR 8/2018 (pubblicata sul BUR del 10 maggio 2018). I Comuni avranno tempo fino al 7 novembre 2018 (180 giorni dall’entrate in vigore) per adeguarsi.
  • Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il 28 novembre 2017 la delibera di adeguamento in attesa di pubblicazione ufficiale. Dalla data di pubblicazione, i Comuni hanno avuto 180 giorni di tempo per adeguare i propri regolamenti edilizi al testo regionale e applicare la norme transitorie per recepire gradualmente le nuove definizioni.
  • La Puglia ha recepito il RET, in linea con i tempi previsti dall’Intesa nazionale, con la Delibera 554/2017. Tuttavia, per ovviare a ritardi e difficoltà riscontrate dagli uffici tecnici comunali, ha concesso più tempo ai Comuni per l’adeguamento: il termine era stato fissato al 31 dicembre 2017.
  • La Toscana, nell’ultima seduta della Giunta, ha varato il Regolamento Edilizio Tipo, recependo le definizioni uniformi e i parametri urbanistici definiti a livello nazionale e aggiungendo altre definizioni proprie, che avranno valore su tutto il territorio toscano. I Comuni avranno 180 giorni di tempo dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento per recepire le novità nei propri strumenti.
  • Il Veneto ha recepito il RET, con una delibera che impegnava i Comuni ad adeguarsi entro il 21 maggio 2018.

Regolamento edilizio: cosa accade senza adeguamento

L’Intesa stabilisce che se il Comune non si adegua a quanto previsto dalla Regione, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate nel regolamento edilizio trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.

In caso di mancato recepimento da parte della Regione, i Comuni possono comunque provvedere all’adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati. L’Intesa non disciplina né poteri sostitutivi né sanzioni se la Regione e il Comune non si adeguano ai relativi contenuti. Vi è unicamente un impegno a realizzare delle attività di monitoraggio sull’attuazione del regolamento edilizio con cadenza almeno annuale. L’adeguamento al Regolamento edilizio tipo si sarebbe dovuto concludere (se Regioni e Comuni avessero rispettato le tempistiche previste dall’Intesa) entro ottobre 2017.