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Il mercato delle gare di progettazione chiude il 2024 in calo del 60,5%

Il mercato delle gare di progettazione chiude il 2024 in calo del 60,5%

Il mercato delle gare di progettazione registra un bilancio negativo per il 2024. Secondo i dati dell’Osservatorio OICE/Informatel, il valore complessivo dei bandi per servizi di ingegneria e architettura si è fermato a 1,9 miliardi di euro, segnando un calo del 60,5% rispetto al 2023.

 

Un calo significativo rispetto agli anni precedenti

Il 2024 rappresenta un ritorno ai livelli pre-Covid. Rispetto al 2022, il calo è stato del 66,1%, mentre rispetto al 2021 la diminuzione è stata del 17,9%.
Nonostante un’impennata dei bandi registrata a dicembre (+157,6% rispetto a novembre), il confronto con lo stesso mese del 2023 evidenzia comunque un calo del 53,2%.

 

Tipologie di gare e numeri in calo

  • Gare UE sopra i 215.000 euro: registrano un calo del 57% in valore e del 33,4% in numero rispetto al 2023.
  • Bandi di sola progettazione: nel 2024 sono stati emessi 1.021 bandi, con un valore totale di 486,2 milioni di euro, in calo del 62,7% in valore e del 54,7% in numero rispetto al 2023.
  • Appalti integrati: il valore della progettazione esecutiva inclusa negli appalti integrati è sceso del 77,6%, fermandosi a 228,3 milioni di euro.

 

Le criticità del settore secondo OICE

Il Presidente di OICE, Giorgio Lupoi, attribuisce questa situazione al rallentamento delle gare PNRR e alle nuove regole del codice appalti. Tra i principali problemi:

  • Riduzione della trasparenza con affidamenti diretti fino a 140.000 euro.
  • Sottostima degli incarichi, che ha limitato il mercato sopra soglia.
  • Soppressione del rating di impresa e mancato utilizzo di strumenti utili per migliorare l’efficienza.

Secondo Lupoi, il correttivo del codice appalti rappresenta un’occasione persa, con pochi interventi davvero incisivi.

Il 2024 si chiude con un quadro preoccupante per il settore delle gare di progettazione. Resta da vedere se le nuove normative porteranno benefici nei prossimi mesi o se il mercato continuerà a essere penalizzato.

 

Fonte: Edilportale