Di norma, prima dell’acquisto di un immobile, l’acquirente dovrebbe procedere con controlli urbanistici e catastali, in modo da tutelarsi in caso di difformità. E’ possibile richiedere una semplice visura catastale o una visura storica per capire sin da subito se tutto è in regola. Mettiamo il caso che questi controlli preventivi non siano stati effettuati e che l’immobile sia difforme, l’atto del notaio è valido?
Cosa succede se l’immobile acquistato presenta difformità catastali?
Nel caso in cui l’acquirente venga a conoscenza, dopo la stipula dell’atto notarile, dell’esistenza di abusi maggiori il contratto è nullo, con conseguente restituzione del prezzo ed eventuale richiesta di danni. Dinanzi al notaio, infatti, il venditore deve dichiarare anche la conformità dell’immobile dal punto di vista catastale, attestante che lo stato di fatto sia conforme alle planimetrie depositate in catasto, oltre che urbanistica. Pertanto, in caso di falsa dichiarazione, dal punto di vista civilistico, l’acquirente potrà pretendere dal venditore la regolarizzazione edilizia dell’immobile (laddove possibile) e alla conseguente variazione catastale per aggiornare la planimetria. Nel caso non sia possibile, potrà chiedere il risarcimento dei danni tutti da lui subiti anche in caso di eventuale ordine di ripristino da parte dell’Autorità competente.