Il 16 dicembre è la scadenza per il pagamento della seconda rata dell’Imu 2020. Vediamo come calcolare l’importo imu da pagare. Su tutti, non va fatta confusione su cosa si intende per abitazione principale.
Perché spesso viene confusa con quella che viene definita comunemente “prima casa”. Ma non sono la stessa cosa: è possibile acquistare un immobile come prima casa e usufruire di tutte le agevolazioni fiscali (sull’imposta di registro o sull’Iva) che ne conseguono senza sceglierla come abitazione principale.
Qual è l’abitazione principale
Viene definita abitazione principale come l’immobile iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente:
- qualora vi siano più immobili accatastati o accatastabili separatamente solo uno potrà essere considerato principale;
- è necessario che il possessore abbia preso la residenza anagrafica nella casa e vi abiti effettivamente.
Abitazione principale: caratteristiche
La norma che regola l’individuazione dell’abitazione prevede anche che nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.
Quindi è possibile che, nel caso due coniugi abbiano dimora abituale in due immobili di comuni diversi, entrambi possono essere considerati come abitazione principale.
Per quanto riguarda le pertinenze, si considerano appartenenti all’abitazione esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali (da non confondere con le tipologie catastali):
- c/2 (magazzini, locali di deposito, cantine, soffitte);
- c/6 (garage, rimesse);
- c/7 (tettoie, chiuse o aperte).
L’esenzione Imu si applica su una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie indicate.