Un’impresa a cui venga richiesta una visura camerale con vigenza dovrà attivarsi per far estrarre dal sistema telematico della Camera di Commercio di competenza il cosiddetto certificato di vigenza, un documento camerale che attesta assenza corrente e storica di procedure concorsuali di qualsiasi genere.
Certificato di vigenza: che cos’è
Tra le funzioni della Camera di Commercio c’è quella di rilasciare certificazioni su richiesta. Sono disponibili diverse tipologie di certificati a seconda delle esigenze:
- certificato iscrizione camera di commercio (origine e storico)
- certificato di vigenza camera di commercio
- certificato antimafia.
Il certificato di vigenza è un documento ufficiale stampato su carta filigranata con bollo dei diritti assolti, valido per uso legale. Rispetto alle informazioni del Certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio, questo fornisce in più un dato fondamentale: l’assenza di procedure concorsuali. In altre parole, garantisce che un’azienda non si trovi in stato di fallimento, concordato preventivo o liquidazione coatta amministrativa. Esso si basa sull’analisi degli ultimi 5 anni e la sua durata è 6 mesi dalla data del rilascio.
Certificati di vigenza: tipologie
Esistono diversi tipi di questo certificato
- Vigenza corrente: certifica che l’impresa, al momento della richiesta, non è sottoposta ad alcuna delle procedure concorsuali. Il controllo si limita alle procedure in corso, senza far riferimento a dati storici dell’impresa. Essa non può essere richiesta a Milano per le imprese iscritte presso le Camere di Commercio di Benevento, Caserta, Catanzaro, Matera, Pesaro e Urbino, Vibo Valentia.
- Vigenza storica: attesta che l’impresa, dal momento della nascita, non è stata sottoposta a procedure concorsuali. Il controllo è esteso a tutte le procedure concorsuali, comprese quelle revocate. In questo caso viene eliminato il vincolo temporale degli ultimi 5 anni antecedenti la richiesta. È esclusa la richiesta a Milano per le imprese iscritte presso le Camere di Commercio di Benevento, Caserta, Catanzaro, Genova, Matera, Pesaro e Urbino, Vibo Valentia.
Questi due Certificati non saranno più richiedibili se l’impresa è stata cancellata.
Quando richiedere il certificato di vigenza
Può essere richiesto da chiunque ne abbia interesse. Normalmente è richiesto per la partecipazione alle gare di appalto, per uso rimborsi tributari, per la concessione di mutui e finanziamenti, per l’iscrizione nell’elenco dei fornitori, ecc.. Nel certificato di vigenza non compaiono le seguenti informazioni:
- scadenza degli esercizi
- partita Iva (se disponibile)
- classificazione ATECO dell’attività svolta (codice ISTAT / Agenzia delle Entrate)
- certificazioni di qualità ambientale
- numero di addetti
- domicilio/residenza dei soggetti aventi cariche/qualifiche
Questi dati sono presenti unicamente nella visura camerale online anche su Visurasi. Qualora, oltre la dichiarazione