Introdotta da un anno, la visura di evasione è stato uno degli ultimi documenti inseriti tra quelli ufficiali. Per molti, professionisti e non, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno perché si sono visti recapitare una comunicazione (e un nuovo termine) senza esserne a conoscienza. Qual è, quindi la differenza tra questa visura e una di tipo ordinario? Scopriamolo subito.
Cos’è la visura di evasione
La visura di evasione è un documento che riporta gli stessi dati di una comune visura ordinaria, ma che assume un altro nome perché risultato di una pratica di comunicazione avvenuta con successo. Vale come un certificato istantaneo, che conferma l’avvenuta variazione o non, di uno status aziendale. Si tratta di un responso che anche prima venina comunicato ai professionisti sotto il nome di definitvo e che ora, da un anno, a preso il nome di evasione, generando non poca confusione.
Visura di evasione: dettagli
All’interno della visura di evasione sono riportati i dati identificativi dell’impresa (denominazione, codice fiscale e partita IVA, REA, sede legale e unità locali), il capitale sociale, il sistema di amministrazione, lo statuto ed i patti sociali, i nominativi dei soci e il collegio sindacale, i protesti e le pregiudizievoli rilevate sia sul’impresa che sugli esponenti, le procedure in corso, le società partecipate e collegate. La data di aggiornamento di queste informazioni è quella antecedente il giorno lavorativo della richiesta.
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