La destinazione d’uso immobile genera sempre molta confusione perché viene spesso associata alla categoria catastale. Vediamo a cosa serve e perché è così importante.
Destinazione d’uso immobile: a cosa serve
La destinazione d’uso è una classificazione che viene utilizzata per indicare dettagliatamente la funzione e le attività che possono essere svolte in uno specifico immobile
Destinazione d’uso immobile: classificazione
La categoria generale della destinazione d’uso di un immobile può essere divisa in sette micro categorie:
- Residenziale: questa categoria comprende abitazioni di qualsiasi genere, a patto che la superficie prevalente sia destinata ad uso abitativo
- Industriale e artigianale: la destinazione di un immobile industriale e artigianale indica un edificio con attività finalizzate alla produzione di beni di servizio e alla trasformazione di beni o materiali anche se comprendono al loro interni spazi destinati alla commercializzazione dei loro prodotti.
- Commerciale al Dettaglio: in questa categoria di immobili rientrano tutti gli immobili destinati alla vendita (dalla piccola fino alla grande distribuzione) e le attività atte alla somministrazione di bevande e alimenti.
- Turistico Ricettiva: rientrano in questa definizione tutte quelle strutture destinate all’accoglienza di persone, quasi alberghi, ostelli, campeggi ma anche quelle attività extra-alberghiere (case vacanze e Bed&Breakfast rientrano tra le categorie residenziale).
- Direzionale di servizio: gli edifici sede di direzioni e uffici per l’organizzazione di proprietà di enti e società commerciai rientrano in questa destinazione d’uso.
- Commerciale all’ingresso e depositi: capannoni industriali e artigianali con depositi rientrano nella destinazione di commerciale all’ingresso e depositi.
- Destinazione d’uso c2: classificazione che viene data ai magazzini e ai locali di deposito.
Destinazione d’uso: dove si trova?
Per trovare i dati relativi alla destinazione d’uso possiamo scegliere diversi modi. È possibile richiedere il certificato d’agibilità e qui leggere le informazioni sulle utilizzazioni dell’immobile oppure richiedere una visura catastale storica sugli ultimi 20 anni dell’edificio e indagare sulla continuità dei trasferimenti che hanno riguardato l’immobile.
Come cambiare la destinazione d’uso immobile
Se dobbiamo modificare la destinazione d’uso bisogna consultare il Piano Regolatore Generale del Comune. Se il cambio di destinazione non comporta, ad esempio, l’esecuzione di opere murarie e edilizie in genere è sufficiente presentare al Comune una semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), asseverata da un tecnico abilitato. Una volta ottenuta la dichiarazione sarà nostro compito depositare la stessa presso lo Sportello Unico per l’edilizia.