Il bonus mobili 2020 comprende anche i piccoli lavori. Mini-interventi edilizi che si possono decidere e completare in pochi giorni o settimane, e che non richiedono grandi spese. Vi rientrano, tra gli altri, tutti gli interventi per la sicurezza domestica (come l’installazione di un rilevatore di fughe di gas o di un corrimano per le scale) e la prevenzione di atti illeciti (come l’acquisto con posa in opera di un antifurto o l’installazione di una cassaforte a muro).
Bonus mobili 2020: i requisiti
Per poter accedere al bonus mobili 2020 bisogna rispettare tre condizioni:
- I lavori agevolati dalla detrazione del 50% devono essere almeno di manutenzione straordinaria. Solo sulle parti condominiali, infatti, è ammessa anche la manutenzione ordinaria (come la tinteggiatura di pareti e soffitti)
- Le opere di ristrutturazione agevolate devono essere avviate dal 2019.
- I lavori devono essere avviati prima dell’acquisto degli arredi, mentre non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, comunque, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (scaricabile online su Visurasi), da conservare in caso di futuri controlli del Fisco. È necessario, poi, che il beneficiario del bonus mobili utilizzi anche la detrazione del 50% sul recupero edilizio.
Gli interventi previsti dal bonus
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria (e quindi agevolati) nei singoli appartamenti rientrano:
- la realizzazione dei servizi igienici (come un secondo bagno) o l’integrale rifacimento di un bagno esistente con sostituzione delle tubature;
- la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia;
- il rifacimento dell’impianto elettrico;
- la sostituzione della caldaia (che non dev’essere agevolata dall’ecobonus ma dalla detrazione edilizia standard);
- l’installazione di un pannello solare fotovoltaico al servizio dell’abitazione;
- la sostituzione dello scaldabagno (anche da elettrico a metano), che rientra tra le opere detraibili al 50% perché dirette a conseguire un risparmio energetico.
In generale non danno accesso al bonus del 50% gli interventi per prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi: a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra i lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
Altri interventi,:
- l’installazione di un portoncino blindato al posto della vecchia porta esterna;
- l’installazione di un impianto di allarme all’interno della singola abitazione: purché richieda opere sull’impianto elettrico, è un intervento di manutenzione straordinaria che consente il bonus mobili;
- l’installazione o la sostituzione del videocitofono, che consente l’applicazione del bonus mobili solo se inerente a un’abitazione unifamiliare e non a un condominio. Per il condominio, infatti, il bonus mobili si applica per l’arredo di parti comuni e non della singola unità immobiliare.
Bonus mobili 2020: le regole da seguire
L’Agenzia delle entrate comunica che il bonus mobili, prorogato fino al 31 dicembre 2020, consiste in una detrazione del 50% su una spesa massima di 10 mila euro, per l’acquisto di nuovi arredi ed elettrodomestici in classe A+ (A per forni e lavasciuga). Dello sconto fiscale beneficiano anche le spese di trasporto e montaggio.