Elaborato planimetrico
L’elaborato planimetrico catastale è la mappa dei subalterni di un edificio.
Serve per individuare parti comuni o aree esterne. e rendere chiara la rappresentazione grafica delle parti edificate e delle parti scoperte, che generalmente la mappa catastale non è in grado di fornire.
Il documento è obbligatorio per:
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- denuncia di nuova costruzione quando siano presenti due o più unità immobiliari aventi porzioni e/o dipendenze in comune;
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- denunce di unità in corso di costruzione quale che sia il numero di u.i. anche se non sono presenti parti comuni;
- denunce di variazione qualora l’elaborato sia già presente agli atti dell’ufficio ovvero quando si costituiscono beni comuni e beni comuni non censibili.
Le parti comuni (cortili, ingressi, vani scale, centrale termica …) devono essere indicate, in modo completo, solo nell’elaborato planimetrico, in quanto, a seguito di una eventuale variazione dei beni comuni non censibili, sarà possibile ripresentare solo l’elaborato planimetrico aggiornato e non tutte le singole planimetrie nelle quali sono rappresentate le parti comuni oggetto di variazione
I beni comuni non censibili (vano scala, centrale termica …) ed i beni comuni censibili (garage condominiale, cantina condominiale, alloggio del portiere …), indicati nell’elenco subalterni, devono essere chiaramente definiti nella loro destinazione e nel loro abbinamento agli identificativi principali (…comune ai sub…)
L’elaborato deve contenere, sempre a pena di rifiuto, le seguenti indicazioni:
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- per ogni piano, le parti coperte e quelle scoperte;
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- il perimetro dell’edificato;
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- l’indicazione degli accessi ed il perimetro delle singole unità immobiliari;
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- per ogni porzione di fabbricato rappresentata, il subalterno assegnato ed eventuali riferimenti di piano;
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- a ciascuna porzione coperta o scoperta, comprese quelle nelle categorie fittizie F/1, F/2, F/3, F/4 ed F/5, che devono essere rappresentate con linea continua e senza interruzione della linea di confine, deve essere attribuito un subalterno, ovvero un numero di mappa per le aree urbane, in modo che l’intera superficie di piano risulti identificata;
- l’indicazione del numero di almeno due particelle o la denominazione delle strade e delle acque (fiume, lago, ecc. ) a confine del lotto.